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ATTIVITA' DI SERVIZI produttrice di rifiuti da AEE: dubbi!!!
2 partecipanti
Pagina 1 di 1
ATTIVITA' DI SERVIZI produttrice di rifiuti da AEE: dubbi!!!
Buongiorno a tutti,
mi piacerebbe avere un confronto con i preparatissimi utenti di questo forum per individuare quale sia la soluzione più corretta ed efficace per la gestione dei rifiuti all'interno di una azienda di servizi.
Il caso è il seguente:
un'azienda nel campo di sevizi (ATECO 62.09) con più di 10 dipendenti si occupa della fornitura su grande scala di prodotti informatici (computer, monitor, stampanti, etc.), effettua inoltre l’ "immagazzinamento" temporaneo per conto dei clienti di stock di computer fintanto che il cliente deciderà se ritirarseli nuovamente oppure se decespitarli lasciandoli in carico all'azienda in questione, può infine effettuare il ritiro in "conto riparazione/lavorazione/manutenzione" ed eventuale "cannibalizzazione" dei componenti (magari da 3 computer se ne fa 1).
Per farla breve, rimarrà in carico all'azienda un certo quantitativo di pc, monitor, stampanti e componenti vari non più utilizzabili che dovranno quindi essere smaltiti.
Da qui i miei dubbi:
a) il primo dubbio è relativo all’iscrizione al SISTRI: l’iscrizione per una società di servizi si rende necessaria qualora produca rifiuti pericolosi. In caso contrario non dovrei fare nulla oppure aderire su base volontaria, corretto?
b) dubbio circa l'individuazione dell'effettivo produttore: correggetemi se sbaglio: durante le fasi di immagazzinamento, del conto riparazione/lavorazione/manutenzione, se correttamente documentante, non si dovrebbe parlare di rifiuto. Questi beni lo diventeranno solo nel momento in cui, preventivamente decespitati dal cliente, saranno di proprietà dell'azienda in questione che deciderà di liberarsene figurando come produttore. Avete da mettermi qualche pulce nell’orecchio?
c) l'azienda produce rifiuti quali monitor CRT e batterie considerati speciali pericolosi (da qui l’obbligo di iscrizione…) e case, componenti, stampanti etc. non pericolosi. Dubbio: secondo voi per l’identificazione dei componenti elettronici pericolosi o meno devo fare riferimento alle analisi oppure basterebbe affidarsi alle classificazioni più ricorrenti che si trovano nei forum specializzati?
d) infine, scusandomi per la lungaggine, l’azienda produce anche rifiuti assimilabili agli urbani quali carta, cartone, imballaggi che possono essere ritirati dal servizio pubblico di raccolta. Posto che l’obbligo di iscrizione al SISTRI ormai ce l’ho, dovrò annotare anche i carichi di questi rifiuti oppure no? Non riesco a capire leggendo negli altri post.
Ringrazio in anticipo chi vorrà rispondermi.
mi piacerebbe avere un confronto con i preparatissimi utenti di questo forum per individuare quale sia la soluzione più corretta ed efficace per la gestione dei rifiuti all'interno di una azienda di servizi.
Il caso è il seguente:
un'azienda nel campo di sevizi (ATECO 62.09) con più di 10 dipendenti si occupa della fornitura su grande scala di prodotti informatici (computer, monitor, stampanti, etc.), effettua inoltre l’ "immagazzinamento" temporaneo per conto dei clienti di stock di computer fintanto che il cliente deciderà se ritirarseli nuovamente oppure se decespitarli lasciandoli in carico all'azienda in questione, può infine effettuare il ritiro in "conto riparazione/lavorazione/manutenzione" ed eventuale "cannibalizzazione" dei componenti (magari da 3 computer se ne fa 1).
Per farla breve, rimarrà in carico all'azienda un certo quantitativo di pc, monitor, stampanti e componenti vari non più utilizzabili che dovranno quindi essere smaltiti.
Da qui i miei dubbi:
a) il primo dubbio è relativo all’iscrizione al SISTRI: l’iscrizione per una società di servizi si rende necessaria qualora produca rifiuti pericolosi. In caso contrario non dovrei fare nulla oppure aderire su base volontaria, corretto?
b) dubbio circa l'individuazione dell'effettivo produttore: correggetemi se sbaglio: durante le fasi di immagazzinamento, del conto riparazione/lavorazione/manutenzione, se correttamente documentante, non si dovrebbe parlare di rifiuto. Questi beni lo diventeranno solo nel momento in cui, preventivamente decespitati dal cliente, saranno di proprietà dell'azienda in questione che deciderà di liberarsene figurando come produttore. Avete da mettermi qualche pulce nell’orecchio?
c) l'azienda produce rifiuti quali monitor CRT e batterie considerati speciali pericolosi (da qui l’obbligo di iscrizione…) e case, componenti, stampanti etc. non pericolosi. Dubbio: secondo voi per l’identificazione dei componenti elettronici pericolosi o meno devo fare riferimento alle analisi oppure basterebbe affidarsi alle classificazioni più ricorrenti che si trovano nei forum specializzati?
d) infine, scusandomi per la lungaggine, l’azienda produce anche rifiuti assimilabili agli urbani quali carta, cartone, imballaggi che possono essere ritirati dal servizio pubblico di raccolta. Posto che l’obbligo di iscrizione al SISTRI ormai ce l’ho, dovrò annotare anche i carichi di questi rifiuti oppure no? Non riesco a capire leggendo negli altri post.
Ringrazio in anticipo chi vorrà rispondermi.
wsafety- Membro della community
- Messaggi : 18
Data d'iscrizione : 01.10.10
Re: ATTIVITA' DI SERVIZI produttrice di rifiuti da AEE: dubbi!!!
a) si.
b) si.
c) la pericolosita' o meno dipende dalle sostanze contenute e dalle concentrazioni. Puoi fare riferimento alle schede tecniche.
d) no.
P.S. Accertati che l'attivita' in oggetto non si configuri come una gestione di rifiuti (leggi deposito=stoccaggio e disassemblaggio=trattamento).
b) si.
c) la pericolosita' o meno dipende dalle sostanze contenute e dalle concentrazioni. Puoi fare riferimento alle schede tecniche.
d) no.
P.S. Accertati che l'attivita' in oggetto non si configuri come una gestione di rifiuti (leggi deposito=stoccaggio e disassemblaggio=trattamento).
Admin- Amministratore
- Messaggi : 6586
Data d'iscrizione : 13.01.10
Età : 51
Re: ATTIVITA' DI SERVIZI produttrice di rifiuti da AEE: dubbi!!!
Grazie Admin, sono relativamente più tranquillo ora.
Sul fatto che l'attività aziendale si possa configurare come attività di recupero mi ha fatto perdere in effetti qualche ora di sonno...
Ho quindi deciso di basarmi sul fatto che tutto ciò che è presente presso i loro magazzini non è rifiuto e non è di loro proprietà, ma è presente temporaneamente in attesa di essere restituita oppure riparata. Qualora la riparazione non risulti possibile, la merce sarà "classificata" rifiuto previa decespitazione dai libri contabili dei proprietari/clienti.
ORa comunque controllo cosa dice la norma in merito al recupero di apparecchiature elettriche ed elettroniche.
Intanto grazie 1000 e buon lavoro.
Sul fatto che l'attività aziendale si possa configurare come attività di recupero mi ha fatto perdere in effetti qualche ora di sonno...
Ho quindi deciso di basarmi sul fatto che tutto ciò che è presente presso i loro magazzini non è rifiuto e non è di loro proprietà, ma è presente temporaneamente in attesa di essere restituita oppure riparata. Qualora la riparazione non risulti possibile, la merce sarà "classificata" rifiuto previa decespitazione dai libri contabili dei proprietari/clienti.
ORa comunque controllo cosa dice la norma in merito al recupero di apparecchiature elettriche ed elettroniche.
Intanto grazie 1000 e buon lavoro.
wsafety- Membro della community
- Messaggi : 18
Data d'iscrizione : 01.10.10
Re: ATTIVITA' DI SERVIZI produttrice di rifiuti da AEE: dubbi!!!
Dimenticavo: a proposito della classificazione come rifiuto pericoloso o non pericoloso, volevo capire se è possibile classificare, ad sempio, TUTTI i monitor CRT come pericolosi... senza passare dalle analisi! Ovvero è lecito attingere dalla "prassi" evitando di giustificare con un certificato di analisi la pericolosità di un componente?
Spero di essermi spiegato. Grazie ancora.
Spero di essermi spiegato. Grazie ancora.
wsafety- Membro della community
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Data d'iscrizione : 01.10.10
Re: ATTIVITA' DI SERVIZI produttrice di rifiuti da AEE: dubbi!!!
Quello senz'altro.
Per il resto occorre verificare che non vi sia deposito di apparecchiature che siano effettivamente suscettibili di essere riparate.
Se ad un controllo dovessero trovare un ammasso di "rottami" potrebbero legittimamente contestarvi la violazione.
Qundo avviene la formale cessione dell'apparecchiatura?
Per il resto occorre verificare che non vi sia deposito di apparecchiature che siano effettivamente suscettibili di essere riparate.
Se ad un controllo dovessero trovare un ammasso di "rottami" potrebbero legittimamente contestarvi la violazione.
Qundo avviene la formale cessione dell'apparecchiatura?
Admin- Amministratore
- Messaggi : 6586
Data d'iscrizione : 13.01.10
Età : 51
Re: ATTIVITA' DI SERVIZI produttrice di rifiuti da AEE: dubbi!!!
La cessione delle apparecchiature può avvenire:
- preventivamente il ritiro: in questo caso l'azienda in questione ritira uno stock di computer dal cliente di cui poi utilizzerà parti di ricambio oppure farà, come dicevo, da tre computer uno. Tutto è documentato con bolle e fatture. Quello che non verrà utilizzato sarà classificato come rifiuto.
- a seguito dell'affidamento: in questo caso i prodotti stoccati sono effettivamente di proprietà dei clienti che protranno decidere, anche dopo mesi, di riprenderseli oppure di cerderli all'azienda in questione. Anche in questo caso dei prodotti si valuterà lo stato di conservazione, si potranno smontare per ricavarne pezzi di ricambio e si smaltirà ciò che effettivamente non potrà essere riutilizzato.
- preventivamente il ritiro: in questo caso l'azienda in questione ritira uno stock di computer dal cliente di cui poi utilizzerà parti di ricambio oppure farà, come dicevo, da tre computer uno. Tutto è documentato con bolle e fatture. Quello che non verrà utilizzato sarà classificato come rifiuto.
- a seguito dell'affidamento: in questo caso i prodotti stoccati sono effettivamente di proprietà dei clienti che protranno decidere, anche dopo mesi, di riprenderseli oppure di cerderli all'azienda in questione. Anche in questo caso dei prodotti si valuterà lo stato di conservazione, si potranno smontare per ricavarne pezzi di ricambio e si smaltirà ciò che effettivamente non potrà essere riutilizzato.
wsafety- Membro della community
- Messaggi : 18
Data d'iscrizione : 01.10.10
Re: ATTIVITA' DI SERVIZI produttrice di rifiuti da AEE: dubbi!!!
Sono situazioni da valutare attentamente.
Sul forum trovi altre discussioni sul tema, nella sezione RAEE.
Sul forum trovi altre discussioni sul tema, nella sezione RAEE.
Admin- Amministratore
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Data d'iscrizione : 13.01.10
Età : 51
Re: ATTIVITA' DI SERVIZI produttrice di rifiuti da AEE: dubbi!!!
Intanto ho controllato col DM 5 feb 98 - 186/06 circa la presunta assoggettabilità ad attività di recupero... dato che le operazioni contemplate per legge sono di seprazione, triturazione etc. etc. a mio modesto parere non si può configurare tale attività per l'azienda in questione.
Controllerò con attenzione nella sezione RAEE, cosa che già stavo facendo, per capire se sto avendo a che fare a questo punto con rifiuti o con beni... spero di trovare l'illuminazione!
Controllerò con attenzione nella sezione RAEE, cosa che già stavo facendo, per capire se sto avendo a che fare a questo punto con rifiuti o con beni... spero di trovare l'illuminazione!
wsafety- Membro della community
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