aiutatemi

Buongiorno a tutti, sono nuovissimo di qst forum ma, avendo notato diversi esperti sono a chiedervi un pò, se potete darmele, delle delucidazioni.
Seguo i rifiuti per una catena di supermercati in tutto il friuli-vg che conferiamo ai vari enti di gestione comunale al di fuori di:
-carta e cartone
-plastica
-legno
-nylon
-polistirolo
-origine animale
In tutto il territorio abbiamo 15 press container per i rifiuti di cui sopra (escluso l' origine animale), ho qualche obbligo per il SISTRI per tali rifiuti? se si quali?
Abbiamo un cassone nel piazzale magazzino per rifiuti ferrosi, svuotamento circa una vv/mese, ho qualche obbligo in materia di sistri?
Essendoci 50 negozi in tutta la regione vi lascio immaginare la quantità di toner esausti prodotti...quali obblighi? esistono toner ecologici?

ci siamo iscritti al SISTRI come produttori di rifiuti speciali pericolosi in quanto 4 o 5 vv/anno ristrutturiamo negozi e dobbiamo conferire i banchi frigo...quelli vecchi contengono cfc.. che fare?

e per i raee devo seguire qualche procedura?

grazie infinite per l'aiuto che mi potrete dare.
se posso e se so qualcosa dei vostri quesiti...sono qui!
ciao
marco

Pe una struttura così grande le valutazioni sono sempre difficili in un forum, perché spesso ci sono elementi che incidono sulla natura del rifiuto, sulla sua classificazione che non emergono dalle informazioni che si danno nel quesito.
Io provo a risponderti intanto a qualcosa alla luce di quello che ho capito.
L'attività di supermercato è commerciale, quindi sistri obbligatorio solo per rifiuti pericolosi. Ho qualche dubbio sui rottami ferrosi, perché normalmente non derivano da attività commerciale (però questo non lo posso sapere) ed io sono tra quelli che sostiene che la classificazione che fa scattare l'obbligo (di sistri o di registro c/s) dipende dall'attività che materialmente ha generato il rifiuto e non dall'attività principale che esercita l'azienda. Ma se derivano da attività commerciale, va bene. Tanto più se sono macchinari e apparecchiature deteriorate ed obsolete che non sono classificate alle lettere c), d) e g) dell'art. 184 comma 3 del D.Lgs. 152/2006.
Un altro punto di domanda sui press container: io non mi permetto di dire ai clienti di non utilizzarli, perché sarebbe una pazzìa ma, purtroppo, la pazzìa c'é stata con sentenza di cassazione (anche recente) che diceva che non si può usare un compattatore senza autorizzazione al trattamento rifiuti. Ripeto... vivono fuori dal mondo e non si può dire all'imprenditore di non schiacciare della carta. La prossima volta interverranno per sanzionare le mani di tutti quelli che appallottolano le carte prima di gettarle nel cestino perché le mani devono essere autorizzate al trattamento (è un compattamento, quindi un trattamento fisico!).
La maggior parte delle cartucce di stampa contenenti toner sono non pericolose, ma questo devi verificarlo e non è semplice, perché se il toner contenuto fosse anche pericoloso, dovresti fare un'improbabile calcolo di percentuale di sostanza pericolosa rispetto al totale del rifiuto (quindi incluso l'involucro di plastica). Difficile, no? Comunque dalle schede tecniche dei prodotti (li trovi anche sui siti dei maggiori produttori di cartucce) dovresti risalire al contenuto della tua cartuccia.
Su cfc e raee passo la palla. Ho scritto anche troppo oggi. E magari anche a sproposito.

Il quesito è molto interessante, come è interessante (come sempre d'altronde) la risposta di zesec.

Dunque, provo a rispondere anche se non posso non quotare zesec quando afferma che in realtà così grandi ci possono essere elementi importanti che possono sfuggire quando si richiedono informazioni in un forum.

Quoto zesec quando dice che il supermercato è un'attività commerciale e quindi il sistri è obbligatorio quando si producono rifiuti pericolosi. E qui siamo al primo problema: siamo sicuri che il supermercato non produce rifiuti pericolosi? Se siamo sicuri allora NO al sistri.

La faccenda del press container è più delicata e, purtroppo, anche soggetta ad infinite interpretazioni. In barba alle sentenze della Cassazione in molte province (a mio parere con buon senso) l'operazione di schiacciare i cartoni è considerata una semplice riduzione volumetrica non soggetta ad autorizzazione.

Per quanto riguarda i toner...beh, qui si rasenta il delirio. Basta dare un'occhiata al Decreto del Ministero dell'Ambiente del 22 ottobre 2008 per rendersi conto che è materialmente impossibile seguire tutte le disposizioni ivi comprese.

Per quanto riguarda i RAEE, se vendete AEE rientrate a tutti gli effetti nel Dlgs 151/05 e ss.mm. prima, e nel Decreto Ministero dell'Ambiente 8 marzo 2010 n.65 poi.

In parole povere vuol dire che siete soggetti all'"uno contro uno" ovviamente solo con i RAEE domestici. Di conseguenza dovete iscrivervi all'Albo Gestori Ambientali per il raggruppamento (sicuramente) e per il trasporto (se avete l'intenzione di trasportarli presso il Centro di Raccolta).

Per i vostri banchi frigo, essendo questi dei RAEE professionali, vi impongono di iscrivervi al Sistri perchè è un rifiuto pericoloso e dovete smaltirli attraverso un trasportatore autorizzato ai sensi del DM 65/2010 oppure, se volete trasportarli voi, presso un centro di raccolta che vi è stato indicato dal produttore del banco frigo.

Da più parti si segnalano profonde incompatibilità tra sistri e RAEE e fino ad oggi il legislatore si è guardato bene nel chiarire quali sono i limiti dell'una o dell'altra normativa.

Leone il cane fifone ha scritto:Il quesito è molto interessante, come è interessante (come sempre d'altronde) la risposta di zesec.

Sono commosso.

Adesso non montarti la testa

troppo tardi
godo il mio momento di gloria, fino alla prossima cagata che dirò