PENSANDO AL FUTURO

Non so se la raccolta di firme per la lettera al Ministro dell’Ambiente avrà sufficiente successo, né tantomeno se otterrà il risultato sperato (la revisione del SISTRI) e non so neppure se tra qualche giorno non si avrà a che fare con un decreto di recepimento della nuova direttiva sui rifiuti che creerà ulteriori problemi.

Comunque … FERMO RESTANDO CHE ADESSO CI SI DEVE IMPEGNARE PER LA RACCOLTA DI FIRME E PER LA REVISIONE DEL SISTRI … dobbiamo anche pensare al futuro.

Mi dispiace che l’iniziativa di Admin per raccogliere pareri sul decreto di recepimento della nuova direttiva non abbia avuto riscontro.
Ma è di qua che si deve partire !
Dall’intervenire in tempo, quando si stanno predisponendo le norme e non “limitarsi” a criticare (giustamente) le norme, quando vengono pubblicate !

Cosa fare allora ?

Parto dalla mia esperienza come già Presidente del Comitato Esperti ONU sul trasporto di merci pericolose.
E’ a livello internazionale (o comunitario) che si decidono molte cose; ed è poi a livello nazionale che si “specificano”, si dettagliano le norme internazionali/comunitarie.
E si può intervenire ! A livello internazionale/comunitario sono previste modalità di intervento (attraverso associazioni e anche come singole persone); a livello nazionale .. beh .. non sono previste modalità di intervento, ma .. non sono neppure vietate !

Allora: una forte associazione di operatori (produttori, trasportatori, trasformatori, smaltitori, ecc.) nel campo dei rifiuti può farsi valere !

Se allora si verifica un forte assenso alla lettera al Ministro, perché non cercare di partire da questo assenso per dar vita ad una associazione degli operatori dei rifiuti ?

Certo … esistono già molte associazioni.. però … sarebbe interessante vedere una associazione che nasce direttamente dagli operatori.
Naturalmente non è semplicissimo: qualcuna/o deve farsene carico, organizzare, stendere statuto, registrarsi, tenere carte e bilanci, ecc.
Ma è davvero così difficile ?
Guardando quante associazioni ci sono in giro … forse … no.

Tra l’altro … al di là di avere un riconoscimento formale (che è essenziale per poter avere voce in capitolo) … ma sono poi necessarie moltissime formalità ? Specialmente tenendo conto che potrebbe essere un’associazione “online”, con un solo piccolo contributo (pochi euro … naturalmente se tante/i si iscrivono) giusto per le pratiche necessarie. E con la possibilità di prendere le decisioni “online”, quindi senza necessità di assemblee, ivi compresa la nomina delle/dei responsabili.

Naturalmente questa è solo un’idea buttata lì.

Scusatemi se la propongo, ma, come vecchietto (che ha comunque qualche esperienza alle spalle) mi sento in dovere di utilizzare le capacità neuroniche che ancora mi restano per mettermi al servizio delle nuove generazioni che hanno di fronte un futuro non facile. Spero solo di essere di aiuto.
Comunque, SIA CHIARO, io non farò (quasi) niente: tocca a voi !

non so neppure se tra qualche giorno non si avrà a che fare con un decreto di recepimento della nuova direttiva sui rifiuti che creerà ulteriori problemi

Qualche problema senz'altro:
http://sistri.forumattivo.com/soggetti-obbligati-f75/produzione-accidentale-di-rifiuti-pericolosi-obbligo-di-iscrizione-al-sistri-entro-tre-giorni-t2929.htm#18512

Che non è una trascrizione della mia arrabbiatura dall'inglese, bensì http://www.angri.it/index.asp?sez=1&sotsez=
Qualcuno ne fa parte? Ne conosceva l'esistenza? Ne conosce pregi e difetti?
Quindi l'associazione...ci sarebbe già (grazie ad aleve per la dritta. Ti devo uno spritz o meglio un novello, magari settimana prox)