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Confartigianato Veneto chiede alla Regione di farsi carico del materiale informatico per le aziende soggette al Sistri
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Confartigianato Veneto chiede alla Regione di farsi carico del materiale informatico per le aziende soggette al Sistri
“SISTRI, il nuovo sistema telematico voluto dal Governo per la tracciabilità dei rifiuti speciali prodotti dalle aziende, non rispetta le esigenze, i tempi e le ‘tasche’ delle PMI, portando solamente un aumento di oneri e costi a danno delle imprese artigiane, già in grossa difficoltà a causa della crisi economica in atto” ha dichiarato il presidente di Confartigianato Provinciale di Venezia Giuseppe Molin.
“Ci si aspettava veramente una semplificazione nelle pratiche di tracciabilità e smaltimento dei rifiuti aziendali – prosegue Molin -, invece le procedure si sono maggiormente burocratizzate, i costi sono balzati alle stelle, la complessità del sistema e i tempi dettati per l’adeguamento alla norma non rispettano minimamente i ritmi del segmento produttivo micro e piccolo. Ancora una volta, dunque, il Governo riesce ad attribuirsi il merito di non avere meriti”. Sui tempi e i modi di applicazione: “Ciò che mettiamo sotto accusa è il regolamento di SISTRI, che sta già causando al comparto delle MPI numerosi problemi – spiega il presidente -. Il ministro Prestigiacomo probabilmente avrebbe voluto offrire alla micro-imprenditoria qualche vantaggio, ma così non è stato. Il sistema è troppo complicato da applicare per una realtà produttiva come la nostra, formata da imprese che non si possono certo permettere l’alta tecnologia richiesta da SISTRI. Quindi si corre il rischio che la semplificazione si trasformi in un’ulteriore tassa burocratica in materia ambientale a carico di chi dovrebbe essere tutelato dal Governo. La politica, insomma, ha pensato a sé stessa senza aprirsi al dialogo, al confronto e ad una collaborazione con le parti coinvolte”. In merito alle iniziative intraprese da Confartigianato Provinciale di Venezia: “Abbiamo già chiesto alle istituzioni locali, ai Comuni e alla Provincia di porsi a fianco delle PMI e aprire un confronto urgente con la Regione del Veneto. E proprio a quest’ultima si chiede di intervenire direttamente per farsi carico dei costi del materiale informatico che peserebbe sulla vita dell’impresa. La Regione, inoltre, deve impegnarsi affinché il Ministero dell’Ambiente utilizzi una card simile alla Carta Regionale Servizi, con la quale permettere l’accesso a SISTRI, tagliando gli oneri di iscrizione e quelli legati alla strumentazione tecnologica”.
Fonte: http://www.etribuna.com/aas/index.php?option=com_content&task=view&id=24091&Itemid=80
“Ci si aspettava veramente una semplificazione nelle pratiche di tracciabilità e smaltimento dei rifiuti aziendali – prosegue Molin -, invece le procedure si sono maggiormente burocratizzate, i costi sono balzati alle stelle, la complessità del sistema e i tempi dettati per l’adeguamento alla norma non rispettano minimamente i ritmi del segmento produttivo micro e piccolo. Ancora una volta, dunque, il Governo riesce ad attribuirsi il merito di non avere meriti”. Sui tempi e i modi di applicazione: “Ciò che mettiamo sotto accusa è il regolamento di SISTRI, che sta già causando al comparto delle MPI numerosi problemi – spiega il presidente -. Il ministro Prestigiacomo probabilmente avrebbe voluto offrire alla micro-imprenditoria qualche vantaggio, ma così non è stato. Il sistema è troppo complicato da applicare per una realtà produttiva come la nostra, formata da imprese che non si possono certo permettere l’alta tecnologia richiesta da SISTRI. Quindi si corre il rischio che la semplificazione si trasformi in un’ulteriore tassa burocratica in materia ambientale a carico di chi dovrebbe essere tutelato dal Governo. La politica, insomma, ha pensato a sé stessa senza aprirsi al dialogo, al confronto e ad una collaborazione con le parti coinvolte”. In merito alle iniziative intraprese da Confartigianato Provinciale di Venezia: “Abbiamo già chiesto alle istituzioni locali, ai Comuni e alla Provincia di porsi a fianco delle PMI e aprire un confronto urgente con la Regione del Veneto. E proprio a quest’ultima si chiede di intervenire direttamente per farsi carico dei costi del materiale informatico che peserebbe sulla vita dell’impresa. La Regione, inoltre, deve impegnarsi affinché il Ministero dell’Ambiente utilizzi una card simile alla Carta Regionale Servizi, con la quale permettere l’accesso a SISTRI, tagliando gli oneri di iscrizione e quelli legati alla strumentazione tecnologica”.
Fonte: http://www.etribuna.com/aas/index.php?option=com_content&task=view&id=24091&Itemid=80
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