potere calorifico inferiore (PCI) maggiore di 13.000 kJ/kg

Promemoria primo messaggio :

Buonasera,
questo è l'eterno dilemma ... si attiva (essere) o non si attiva (o non essere)....
qualcuno ha notizie di eventuali proroghe...
grazie

marcosperandio ha scritto:Altra sanzione europea che arriverá pesantemente. Anche alla faccia degli scomparsi decreti attuativi del mitico articolo35 dello sbloccaitalia che si sono bloccati somewhere....

Se non ricordo male, la norma è tutta italiana. Non mi sembra che le direttive comunitarie ne parlino. Non ci dovrebbero essere quindi motivi per sanzioni europee.

La norma venne introdotta nel 2003, si disse su spinta di una ben definita lobby.

Siamo ora pronti al decimo rinvio. Se non ci fosse, sarebbero guai per tutti, ma soprattutto per i gestori dei rifiuti urbani. Dieci rinvii si spiegano solo così, perchè non mi sembra che le associazioni industriali si siano dannate per ottenerli. La loro richiesta è sempre stata se mai quella di abrogare la norma una volta per tutte.

Mmmm,
Se anche io non ricordo male la legge 36 che sta a fondamento della normativa discariche era proprio stata fatta nel 2003 per recepire una norma europea (credo un regolamento) del 1999.
Sulle lobby non mi esprimo anche perchè in questo caso ci sono sicuramente interessi contrapposti tra discariche e termoutilizzatori.

la normativa comunitaria intanto ha un richiamo implicito alla necessità di non portare rifiuti ad elevato PCI in discarica, se consideriamo la gerarchia di gestione dei rifiuti, dove la discarica è residuale, e viene ovviamente dopo il recupero energetico.

inoltre, nella direttiva 1999/31/CE abbiamo il terzo considerando che recita

considerando che è opportuno incoraggiare la prevenzione, il riciclaggio e la valorizzazione dei rifiuti nonché l'impiego dei materiali e dell'energia recuperati al fine di risparmiare le risorse naturali e di economizzare l'utilizzazione del terreno

il quarto

(4) considerando che è opportuno attribuire maggiore rilevanza alla questione dell'incenerimento di rifiuti urbani e di rifiuti non pericolosi, del compostaggio, della produzione di biogas e del trattamento dei fanghi di dragaggio;

e di seguito all'articolo 5

Non oltre due anni dopo la data prevista nell'articolo 18, paragrafo 1, gli Stati membri elaborano una strategia nazionale al fine di procedere alla riduzione dei rifiuti biodegradabili da collocare a discarica e la notificano alla Commissione. Detta strategia dovrebbe includere misure intese a realizzare gli obiettivi di cui al paragrafo 2, in particolare mediante il riciclaggio, il compostaggio, la produzione di biogas o il recupero di materiali/energia.

insomma, il limite preciso non c'è, ma mi pare evidente che se abroghiamo quella disposizione dalla normativa nazionale ce la fanno pagare, letteralmente

Aggiorno sull'annosa questione, a beneficio dei frequentatori del forum.

La proroga sul PCI è arrivata, come al solito, sul milleproroghe.

http://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2015/12/30/15G00225/sg

l'articolo 8, comma 3, recita:

All'articolo 6, comma 1, lettera p), del decreto legislativo  13
gennaio 2003, n. 36,  e  successive  modificazioni,  le  parole:  "31
dicembre 2010" sono sostituite dalle seguenti: "29 febbraio 2016".

che tradotto in italiano significa che il divieto non si applica fino alla data del 29 febbraio. Prima di quella data dovrebbe entrare in vigore il collegato ambientale, abrogando definitivamente la disposizione

Arrivata la pubblicazione in GU del Collegato Ambientale:

http://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2016-01-18&atto.codiceRedazionale=16G00006&elenco30giorni=false

all'articolo 46 " Disposizione in materia di rifiuti non ammessi in discarica 1. All'articolo 6, comma 1, del decreto legislativo 13 gennaio 2003, n. 36, la lettera p) e' abrogata."