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PESO VERIFICATO A DESTINO UGUALE A QUELLO PRESUNTO: BARRARE LA CASELLA?

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Messaggio  marcella2013 Mar Ott 08, 2013 4:20 pm

Ciao a tutti!
Ho una domanda molto banale per voi esperti del forum: conferisco i miei rifiuti ad un impianto e compilo il fir mettendo il peso partenza (ho una pesa) e barrando la casella "peso da verificarsi a destino". L'impianto finale conferma sempre il mio peso partenza (trattenendo una copia della mia pesata). E' quindi errato che sul fir sia barrata la casella "peso da verificarsi a destino"?

Grazie mille a tutti del vostro aiuto
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PESO VERIFICATO A DESTINO UGUALE A QUELLO PRESUNTO: BARRARE LA CASELLA? Empty Re: PESO VERIFICATO A DESTINO UGUALE A QUELLO PRESUNTO: BARRARE LA CASELLA?

Messaggio  cirillo Mar Ott 08, 2013 7:14 pm

La crocetta su "peso da verificare a destino" và apposta in uno di questi casi:
a) mancanza di un sistema di pesatura dal produttore;
b) rifiuto soggetto a calo naturale di peso (durante il trasporto).

Pertanto se come produttore si dispone di un sistema di pesatura (periodicamente tarato) non andrebbe apposta la crocetta.
Poi si tratta di capire se il rifiuto conferito è una "roba" di 3 kg derivante da una attività di odontotecnico o se si parla di 30 tonnellate a viaggio dove un minimo scarto tra la pesata in partenza e la pesata a destino ci può pure stare.

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PESO VERIFICATO A DESTINO UGUALE A QUELLO PRESUNTO: BARRARE LA CASELLA? Empty Re: PESO VERIFICATO A DESTINO UGUALE A QUELLO PRESUNTO: BARRARE LA CASELLA?

Messaggio  gianlubo Dom Mar 23, 2014 5:09 pm

mmmmhhh....e che succede se nel caso a) (il produttore ha la pesa "tarata") il destinatario pesa lo stesso il rifiuto e ne riscontra una quantità diversa segnandola sul FIR?
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PESO VERIFICATO A DESTINO UGUALE A QUELLO PRESUNTO: BARRARE LA CASELLA? Empty Maggiori informazioni in merito

Messaggio  Mirco65 Mar Giu 09, 2015 9:56 am

cirillo ha scritto:La crocetta su "peso da verificare a destino" và apposta in uno di questi casi:
a) mancanza di un sistema di pesatura dal produttore;
b) rifiuto soggetto a calo naturale di peso (durante il trasporto).

Pertanto se come produttore si dispone di un sistema di pesatura (periodicamente tarato) non andrebbe apposta la crocetta.
Poi si tratta di capire se il rifiuto conferito è una "roba" di 3 kg derivante da una attività di odontotecnico o se si parla di 30 tonnellate a viaggio dove un minimo scarto tra la pesata in partenza e la pesata a destino ci può pure stare.

Abbiamo lo stesso problema e quindi chiedo informazioni in merito: avendo una pesa certificata e dovendo trasferire un prodotto (fanghi) che può variare di peso durante il trasporto, che devo fare? Barrare o meno la casella verificare a destino? Il nostro Auditor ha detto di non barrarla e allegare sempre la copia del bindello di pesata.
Il destinatario poi farà la sua pesata e segnerà la normale variazione di peso che poi verrà annotata sul nostro registro.

E' giusto così Ci sono dei riferimenti normativi in merito?

grazie
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PESO VERIFICATO A DESTINO UGUALE A QUELLO PRESUNTO: BARRARE LA CASELLA? Empty Re: PESO VERIFICATO A DESTINO UGUALE A QUELLO PRESUNTO: BARRARE LA CASELLA?

Messaggio  Admin Mar Giu 09, 2015 10:12 am

Se il rifiuto e' soggetto per sua natura a variazioni di peso (e i fanghi lo sono, perche' si asgiugano durante il trasporto) devi barrare quella casella.
Se non la barri ed il destinatario accetta una quantita' diversa siete sanzionabili.
Quella spunta serve proprio da liberatoria nei casi in cui venga accertato una quantita' diversa di rifiuto (con tutti i limiti e le cauele del caso, nel senso che anche essa ti copre fino a un certo punto).
Il riferimento e' quello citato da Cirillo: la circolare del 1998.
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PESO VERIFICATO A DESTINO UGUALE A QUELLO PRESUNTO: BARRARE LA CASELLA? Empty Re: PESO VERIFICATO A DESTINO UGUALE A QUELLO PRESUNTO: BARRARE LA CASELLA?

Messaggio  Mirco65 Mar Giu 09, 2015 3:25 pm

Admin ha scritto:Se il rifiuto e' soggetto per sua natura a variazioni di peso (e i fanghi lo sono, perche' si asgiugano durante il trasporto) devi barrare quella casella.
Se non la barri ed il destinatario accetta una quantita' diversa siete sanzionabili.
Quella spunta serve proprio da liberatoria nei casi in cui venga accertato una quantita' diversa di rifiuto (con tutti i limiti e le cauele del caso, nel senso che anche essa ti copre fino a un certo punto).
Il riferimento e' quello citato da Cirillo: la circolare del 1998.

Ma se nel caso trasportassi Legno, mi verrebbe da pensare che in questo caso posso omettere la Verifica a Destino, poi durante il viaggio una piccola pioggia e il destinatario con la sua pesa verifica un peso superiore di 80kg
A questo punto che succede?
Cioè io mi trovo il caso in cui come produttore ho una pesa certificata e molti destinatari pure, non c'è mai una coerenza netta nei pesi a destino e io faccio le annotazioni sul registro delle differenze.
Il mio problema insomma si fa abbastanza cupo perchè la norma al punto t) dice: alla voce «quantità», casella 6, terza sezione, dell'allegato B, al decreto ministeriale n. 145/1998, deve sempre essere indicata la quantità di rifiuti trasportati. Inoltre. dovrà essere contrassegnata la casella «(.)» relativa alla voce «Peso da verificarsi a destino.» nel caso in cui per la natura del rifiuto o per l'indisponibilità di un sistema di pesatura si possano, rispettivamente, verificare variazioni di peso durante il trasporto o una non precisa corrispondenza tra la quantità di rifiuti in partenza e quella a destinazione;
Ma in questo caso posso pure dire che tutti i rifiuti per la loro natura possono subire piccole differenze di peso no? Anche perché la pesa stessa segnerebbe una differenza di peso...
Io l'unico modo per avere una pesata identica è che sia solo uno a pesare e basta...

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Messaggio  isamonfroni Mar Giu 09, 2015 4:13 pm

Allora Mirco (e tutti quelli a cui interessa)

Il peso in partenza deve sempre essere indicato per rispettare le normative relative all'autotrasporto che impongono di indicare sui documenti accompagnatori un peso della merce trasportata.
Serve alla stradale per verificare la possibilità di un eventuale sovraccarico che NON è ammesso (oltre certi limiti per le merci - per motivi legati alla sicurezza del veicolo).

Il peso da verificare a destino, per quanto attiene ai rifiuti, serve invece per dare tracciabilità al rifiuto ed evitare che strada facendo qualcuno se ne perda un po', o si carichi un po' di rifiuto trovato in giro.

Per questo motivo io dico sempre che anche chi non ha la pesa dovrebbe imparare a stimare il peso con un po' di criterio, visto che ho visto in giro cose che gridavano vendetta al cospetto di Dio, cioè formulari in partenza con un peso di 1500 kg che poi a destino erano 50 Shocked Shocked
essantapolenta!

Se tu hai una pesa certificata e tarata e pesi, che so, 26.480 kg in uscita e poi a destino ne risultano 26.400 oppure 26.560, che differenza vuoi che faccia?

E' solo quell'accidente del SISTRI che non ragiona (o meglio ragiona da informatico) e pretende che i conti tornino fino alla virgola, cosa che è contraria ad ogni logica, non soltanto di buon senso ma pure di gestione dei rifiuti.

Nell'arco di un anno di va e vieni di rifiuti, le differenze dovute ai diversi sistemi di pesata tendono mediamente ad azzerarsi [e se ciò non dovesse accadere vuol dire che una delle due pese ha un errore sistematico e dunque è ora di farla registrare e tarare] e comunque, qualora ciò non dovesse accadere nessuno ti arresterà mai per differenze di peso che stanno dentro la logica.

I problemi sorgono [e ti assicuro che sorgono] quando le differenze sono clamorose come quelle del mio esempio perchè la gente tira i pesi a caso.

Per farti un esempio, quando ancora i nostri stabilimenti erano aperti movimentavamo una media di 10/15.000 ton anno di rifiuti con una media di 5/600 movimenti a stabilimento e non c'era mai una pesata che corrispondesse a quella in partenza.
Però, alla fine dell'anno le differenze derivanti dalle varie rettifiche non superavano mai 1 o 2 tonnellate e nessuno ci ha mai detto bah....

Sui cantieri, poi, è ancora più facile, quando ti sei portato via tutto, non c'è più niente e la giacenza è 0, dunque il peso che c'era è quello verificato a destino.

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PESO VERIFICATO A DESTINO UGUALE A QUELLO PRESUNTO: BARRARE LA CASELLA? Empty Peso da Verificare a Destino

Messaggio  Mirco65 Mer Giu 10, 2015 11:20 am

A questo punto... l'Auditor mi aveva contestato che non dovevo mettere Peso da verificare a destino visto che avevo una pesa certificata
la circolare del 98 riporta che :nel caso in cui per la natura del rifiuto o per l'indisponibilità di un sistema di pesatura si possano, rispettivamente, verificare variazioni di peso durante il trasporto o una non precisa corrispondenza tra la quantità di rifiuti in partenza e quella a destinazione

Quindi se io opero che:
sono un produttore, ho una pesa certificata e mi piace pesare tutto quello che esce e allegare il bindello al FIR
siccome però alcuni materiali per la loro forma (fanghi, gessi ecc) possono variare di peso durante il tragitto
e tenendo conto che comunque ho SEMPRE un ragionevole dubbio che il peso possa non essere sempre identico perché la benzina del mezzo è calata, le pese non sono precise al millesimo ecc...

io spunto tutti i FIR con "Verificare a Destino" e sicuramente sono a posto, questo non possono contestarmelo...

Siete d'accordo? Sempre meglio che non spuntare no?
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PESO VERIFICATO A DESTINO UGUALE A QUELLO PRESUNTO: BARRARE LA CASELLA? Empty Re: PESO VERIFICATO A DESTINO UGUALE A QUELLO PRESUNTO: BARRARE LA CASELLA?

Messaggio  cirillo Mer Giu 10, 2015 11:25 am

Mirco65 ha scritto:io spunto tutti i FIR con "Verificare a Destino" e sicuramente sono a posto, questo non possono contestarmelo...
Siete d'accordo?
SI

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Messaggio  Paolo UD Mer Giu 10, 2015 12:25 pm

Mirco65 ha scritto:...
e tenendo conto che comunque ho SEMPRE un ragionevole dubbio che il peso possa non essere sempre identico perché la benzina del mezzo è calata, le pese non sono precise al millesimo ecc......

Beh, se anche dovesse calare il GASOLIO, quello che varia sono lordo e tara, non certo il netto.

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